E così i francesi la smetteranno di fare i furbi, les Gauloises abbasseranno la cresta e se vorranno un presidente se lo dovranno scegliere tra un nazista e un concusso di lungo pelo.
Caro Daniele, cosa farai adesso che non ti fanno più lavorare in tv?
Oh, me ne andrò in campagna. Perché in campagna, quando ti senti un po’ giù, puoi sempre mungere una mucca.
Quando l´aereo da turismo si è schiantato contro il grattacielo Pirelli a Milano in pochi minuti abbiamo capito qualcosa di più dell´11 settembre e probabilmente di ciò che ci attende nel nostro prossimo futuro.
Come sarà questa nuova tivu? Assomiglierà alla Cnn o alla Cdl, a Channel 4 o alla Pi 2? Essendo noi inventori di notizie come Pera e premonitori di catastrofi come Castelli, siamo già in grado di anticiparvi i numeri zero dei nuovi telegiornali.
Il presidente pachistano pervaiz Musharraf ha indetto per il 30 aprile un referendum nazionale, per prolungare di cinque anni il suo mandato prima delle elezioni politiche di ottobre.
Israele ha cercato di limitare la copertura giornalistica dell’invasione delle città e dei campi profughi palestinesi. Ma le informazioni e le immagini sono filtrate comunque.
Il procuratore generale di Montpellier ha dichiarato che José Bové andrà in carcere dopo il secondo turno delle elezioni presidenziali, previsto per il 5 maggio 2002.
Chiunque abbia qualsiasi rapporto con la Palestina oggi è impietrito, sdegnato e sconvolto. E’ in realtà peggiore delle due precedenti scorrerie di Sharon contro i palestinesi, nel 1971 e nel 1982.
Per creare valori nuovi, una società deve avere la mente sgombra, che le consenta di dedicare le sue energie a fare qualcosa che sia rivolto al futuro. Questa è la tragedia di cui sono prigioniere le società storiche.
Carcere a vita per Gaetano Badalamenti, fu lui a ordinare la morte di Peppino Impastato, il giovane militante di sinistra assassinato il 9 maggio del 1978.
Vent'anni fa la guerra delle Falkland-Malvinas. Che, ironia della storia, ha portato al boom economico. Grazie a calamari e seppie che i falklandesi, protetti dalla marina britannica, oggi pescano in esclusiva.
Un reportage letterario sulla terra che non riesce a trovare pace. ‟Cominciò con una forma del verbo ebraico «badàl», separare, dividere in due porzioni. La scrittura sacra lo usa per la separazione tra giorno e notte...”
Non si è mai visto un mediatore che sostenga le ragioni di una parte contro quelle dell'altra. Gli Stati uniti di George Bush non sono più un mediatore credibile.
Ariel Sharon non vincerà mai la sua guerra. Fra dieci, tra venti, tra cinquant’anni, tra mille, diecimila, centomila morti, ci sarà alla fine uno stato palestinese indipendente.
Io scrivo, non so fare altro. In fondo, scrivo perché non so sostituire una ruota bucata, né compilare una raccomandata con ricevuta di ritorno; non so quanta pasta calare nell'acqua che bolle, né ho idea di quanto sia un etto di prosciutto
Dalle pagine di un quotidiano, la risposta di Lerner a Bettin e altri intellettuali e militanti di sinistra, sulla terribile situazione in Israele e Palestina. "Caro direttore, a far scattare in me il bisogno di scrivervi in questi giorni bui..."
A volte i cittadini votano Hitler o Berlusconi perché sono stufi che la realtà non corrisponda al desiderio e gli è rimasta solo la speranza che arrivi un circo, uno qualunque, per poter vedere il culo della dea.
Il dio della guerra sta accecando il governo israeliano. E' un dio potente e vigliacco, che manovra terribili macchine militari ma che dimostra un cervello insieme futile e feroce.