Amore, poesia e ribellione erano i suoi precetti che aveva assorbito dalla lezione del surrealismo. E vi ha tenuto fede fino in fondo, con totale libertà, anche di fronte alla morte.
Per i non più giovanissimi, la percezione della gravità della crisi italiana è resa difficile dal quasi perenne richiamo al teatro leggero degli anni d’oro. Per esempio: il Berlusconi che, annuncia una cordata dei suoi figlioli per rilevare Alitalia
La maggior parte degli scrittori e dei pittori sono alla ricerca disperata di uno stile. Ma è una cosa ributtante: di uno stile, si diventa schiavi”. Così parlava Hugo Claus
Nei suoi scritti ha cercato di evocare l'ingiustizia sociale lanciando una sorta di grido d'allarme contro tutti coloro che vivono di puro narcisismo e dimenticando la responsabilità civile nei confronti di quella parte di popolazione che soffre.
Con una scrittura acida e al contempo delicata Claus si è impegnato a denudare conformismo e convenzioni Con una iniezione letale ha sublimato un'intera esistenza e scatenato l'ennesima polemica.
Il massimo autore contemporaneo di lingua fiamminga ha scelto l’eutanasia. Aveva 78 anni ed era malato di Alzheimer. Con La sofferenza del Belgio, nel 1999, finalmente lo conoscemmo anche in Italia.
Il suo ultimo gesto morale è stato quello di decidere il momento della sua morte sarebbe importante collocare la sua richiesta nella coerenza di un percorso, come suggello a una esistenza all'insegna dell'autonomia intellettuale.
Da quello che sono riuscito a capire, il riassunto della crisi finanziaria americana è questo: le banche hanno cercato di speculare sulla divorante smania di consumi e di status sociale di milioni di cittadini, concedendo crediti del tutto fuori misura
Hugo Claus, poeta pittore drammaturgo, considerato il più grande scrittore contemporaneo di lingua fiamminga, è morto il 19 marzo. Claus, da tempo malato di Alzheimer, ha ottenuto che gli fosse praticata l’eutanasia.
Rifiutando il boicottaggio delle Olimpiadi, il Dalai Lama ha tolto d’impiccio le autorità del mondo intero. Le quali possono ora fare a cuore più leggero quello che comunque desiderano fare: finta di niente.
In un supermercato della Val Pusteria ho visto un distributore di detersivi sfusi. Ogni cliente compera un contenitore di plastica durevole e lo riempie di volta in volta, evitando di buttare tra i rifiuti molti chili di plastica all’anno
Il costo umano, prima che politico, del Tibet, non può essere vittima collaterale di volenterosi sportivi, in nome del famoso grido con le lacrime agli occhi: ‟lo spettacolo deve continuare”.
Muhammad Yunus, premio Nobel per la pace e creatore della Grameen Bank, ha aperto uno sportello per il micro-credito a Jackson Heights, area multietnica nel cuore della Grande Mela. Una metafora della crisi su cui si affacciano gli States.
Ma siamo sicuri che giocare col virtuale non abbia effetto sul reale? lo credo di sì. E tanto per non essere troppo astratti prendiamo in considerazione tre scenari: la guerra, la violenza negli stadi e il bullismo...
Una delle conseguenze più nefaste dell’alluvione di cronaca nera di questi ultimi anni è il tifo da stadio che fa ala ai protagonisti, per osannarli o subissarli di fischi
Nel groviglio di faccende meschine in cui, come cittadini, ci dibattiamo, rischiamo di non vedere, o di vedere male e poco, momenti di forza, di dignità e di integrità civile come la manifestazione anti-mafia
L’inedito ruolo recitato dalla famiglia nei gangli vitali della città, dalla politica alla cultura, dall’economia allo sport. Lontani dalle astuzie della trasversalità, di destra e di sinistra, si dividono cordialmente e incassano prestigio.
Candidare un industriale è l'ultimo grido in fatto di liste elettorali. Dopo la decisione di Massimo Calearo di correre con il Pd, presa per far ridere gli amici al Circolo della Doppietta, gli altri partiti hanno dovuto arrangiarsi con ciò che rimaneva
Ha ragione Berlusconi a lamentare l’ostilità della stampa italiana. L’ultimo numero di Vanity Fair pubblica un devastante servizio fotografico sul giovane Pier Silvio, evidentemente carpito con l’inganno
A giudicare dalle fotografie sui giornali, il fondato sospetto è che la presenza femminile nelle liste elettorali sia fortemente condizionata dall’aspetto fisico piacevole. Specialmente a destra