Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“S’inserisce a pieno titolo nella commedia italiana più trascinante e intelligente” la Repubblica
Arturo è un trentacinquenne che ha poche passioni che, con scarso successo, cerca di condividere con gli amici di calcetto. La più importante e irrinunciabile sono i dolci, in particolare quelli con la ricotta. Almeno fino a quando entra in scena lei, Flora: la figlia del proprietario della pasticceria che fa gli sciù più buoni di Palermo. E in un istante diventa la donna dei suoi sogni. Sveglia, intraprendente, ma anche molto cattolica, Flora sulla religione ha la stessa pignoleria di Arturo sui dolci, ed è proprio così che lui la conquista, interpretando Gesù durante una Via Crucis. Flora s’innamora e per un periodo felice i due stanno insieme, senza che lei si avveda della sua indifferenza religiosa e, naturalmente, senza che Arturo la confessi… Quando lei se ne accorge, Arturo, un po’ per sfinimento e un po’ per provocazione, reagisce con insolita fermezza: seguirà alla lettera la parola di Dio. Per tre settimane…
Comico, surreale, straordinario: il Pif che noi tutti conosciamo anche su carta.
All’anagrafe Pierfrancesco Diliberto, Pif inizia la sua carriera lavorando come assistente alla regia di Franco Zeffirelli in Un tè con Mussolini (1999) e con Marco Tullio Giordana ne I cento …