Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Nessuno aveva mai raccontato le decisioni difficili, gli errori fatali, i dettagli cruenti e i protagonisti sciagurati dell’ultima settimana della Seconda guerra mondiale. In Germania la quiete sembra vicina, eppure tutto è ancora in movimento. È strano vivere senza calendari, orologi, scadenze. Mentre per i tedeschi la vita si è fermata, enormi masse di uomini sono in cammino per le strade. I prigionieri dei lager costretti alle marce della morte incrociano le unità della Wehrmacht che rimpatriano. Le carovane di profughi incontrano quelle degli operai liberati dai campi di lavoro coatto.
Gli otto giorni che separano il suicidio di Hitler dalla resa della Germania sono tormentati da molte chimere: la catastrofe violentissima dell’impero e l’invasione simultanea di due nemici – i russi più minacciosi degli Alleati atlantici. Nei diari, nelle lettere e nelle pagine dei giornali dell’epoca si sentono le voci dei personaggi principali di questa raffica di eventi: Hitler ed Eva Braun, la famiglia Goebbels, Karl Dönitz, il nuovo Führer che fa durare la guerra una settimana in più, gli abitanti della cittadina in Pomerania che, di fronte alle atrocità dell’Armata Rossa, scelgono di togliersi la vita in massa, fino a Marlene Dietrich, che cerca sua sorella a Bergen-Belsen travestita da ufficiale americano.
Volker Ullrich sfida il vuoto della storia sospesa tra il non più e il non ancora. Di quei primi giorni del maggio 1945 racconta tutti gli sconvolgimenti che, uno dopo l’altro, trasformano il tempo di nessuno nell’ora zero: la spartizione della Germania tra Oriente e Occidente è la stessa che dividerà il mondo. La Guerra fredda è già iniziata. In una grandiosa narrazione rimbombano l’orrore universale della guerra e il paradosso che si spalanca al momento della sua fine: non è più possibile distinguere tra vittime e carnefici. È una storia che ci riguarda da vicino, perché su quella distruzione comincia la nostra epoca.
Dall’1 all’8 maggio 1945 in Germania si svolge l’atto finale di un’epoca.
Gli eventi precipitano, il futuro prende una volta per tutte la sua direzione. Non esistono più eroi.
Un viaggio indimenticabile nel tempo vertiginoso della caduta.
Volker Ullrich è uno storico tedesco e a lungo è stato editorialista del settimanale “Die Zeit”. È autore di una nuova grande biografia di Hitler, di cui nel 2019 è …