Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Giangiacomo è stato un vero homo novus, come ebbe a dire il grande editore Kurt Wolff. È stato un editore geniale, pluralista, per niente dogmatico… Era un uomo cosmopolita e senza etichette. Cercava i libri ‘necessari’ ed era convinto che bisognasse coltivare i vari livelli della cultura: dai saggi sperimentali da mille copie, alla letteratura di grande qualità, a quella di consumo, purché intelligente… Lui era un imprenditore moderno della cultura, non solo un editore. Era un uomo che non si accontentava di fare una cosa, voleva farne tante… Era un uomo profondamente di sinistra, nel senso migliore del termine. E c’era in lui una certa pazzia, un desiderio di fare l’impossibile che, certo, lo portò anche a sbagliare e a perdersi… Voleva cambiare il mondo ma il suo non era un romanticismo kitsch. Se mai era un romanticismo alla tedesca, che contiene sempre un elemento di tragicità…” Inge Feltrinelli
Per ricordare Giangiacomo Feltrinelli nel quarantesimo della morte, la Casa Editrice, la Fondazione e le librerie Feltrinelli hanno raccolto in un booklet documenti e testimonianze sul loro fondatore. Tra gli interventi, testi di Alberto Arbasino, Christian Bourgois, Inge Feltrinelli, Nadine Gordimer ed estratti da "Senior Service" di Carlo Feltrinelli.