Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Come le cooperative di piattaforma aiutano i lavoratori a costruire un Internet democratico
Siamo diventati nuovi servi digitali: ariamo un terreno che non possediamo e regaliamo il nostro raccolto. Ma è giunto il tempo di uscire dall’ombra e plasmare attivamente il nostro futuro.
Ordinare una pizza, ascoltare musica, prenotare una stanza: milioni di persone partecipano alla cosiddetta “economia di piattaforma”. Le app che utilizziamo ogni giorno non solo conoscono tutti i nostri dati, ma controllano anche la condotta di chi le usa per lavoro: determinano orari, standard lavorativi, redistribuzione dei guadagni. Ma cosa accadrebbe se fossero i lavoratori e gli utenti stessi a gestirle, in modo democratico e partecipativo?
In diverse parti del mondo, il cooperativismo di piattaforma sta già trasformando il lavoro digitale, offrendo un’alternativa concreta al modello estrattivo delle multinazionali.
Attraverso le storie di lavoratori da ogni angolo del pianeta – dalle cooperative di tassisti di New York ai rider di spagnoli, dai pescatori in Messico ai raccoglitori di rifiuti in Brasile – Trebor Scholz ci racconta una rivoluzione che, dal basso, sta trasformando il modo di fare impresa. Con stile critico e provocatorio, ci accompagna in un viaggio verso un futuro digitale più giusto e inclusivo, dove il potere è condiviso e il lavoro restituisce dignità e diritti a chi lo svolge.