Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
di Franz Kafka
“C’è qualcosa di magico, anzi di miracoloso nel suo universo letterario” Philip Roth
Scacciato dalla famiglia e dalla patria, il sedicenne Karl Rossmann sbarca in America, all’ombra della Statua della Libertà che impugna una spada anziché una fiaccola. Un simbolo di giustizia armata o una prefigurazione dei giudizi, dalla logica apparentemente ingiusta ma insindacabile, che incontrerà? America, il “romanzo americano” di Kafka, rimasto incompiuto e pubblicato postumo nel 1927, narra l’enigmatica odissea di un emigrato, condannato all’emarginazione in una realtà grottesca e assurda, ora accolto ora respinto da benefattori che l’accusano e l’escludono, passando attraverso forme di iniziazioni sessuali e sociali.
Una tragicommedia di personaggi inquietanti e ridicoli, in cui i valori sono sovvertiti e le prospettive stravolte, e dove tuttavia il giovane, ingenuamente coerente e fedele ai propri principi di equità e bontà, lotta per l’affermazione di sé.
Franz Kafka nasce a Praga nel 1883 da una famiglia di commercianti ebrei. Compiuti gli studi in giurisprudenza nel 1908 trova lavoro presso un istituto di assicurazioni. Figura tormentata e …