Il marchio Feltrinelli e il Giappone
Già a partire dal 1955 Giangiacomo Feltrinelli Editore ha mostrato un forte interesse per il Giappone, pubblicando fino a oggi tra i migliori e iconici scrittori e scrittrici nipponici....
Giuseppe Culicchia torna a rendere giocoso omaggio alla sua città – Torino, da sempre presente in un modo o nell’altro nei suoi libri – attraverso il canto del suo monumento simbolo: la Mole Antonelliana. Lo fa dando la parola al genio visionario di chi la concepì e le donò il nome, l’architetto Alessandro Antonelli. Un personaggio che attraverso un monologo teatralmente fluviale – intervallato dal coro formato da una coppia di turisti nella Torino contemporanea – ci fa toccare con mano l’ambizione che lo spinse a progettare il suo capolavoro e l’ostinazione con cui lo realizzò malgrado la ristrettezza di vedute di committenti e amministratori. Il tono è freneticamente creativo, postmoderno nel suo urlare “Voglio una Mole sopraelevata / Voglio una Mole come in Blade Runner / Voglio una Mole esagerata / Voglio una Mole come Daryl Hannah”, ma allo stesso tempo fedele allo spirito di quello che lo stesso Culicchia chiama “un genio del tutto fuori sincrono rispetto ai suoi contemporanei, ma anche un noto caratteraccio”.
Giuseppe Culicchia (Torino, 1965), scrittore e traduttore, è autore di vari libri, tra i quali ricordiamo: con Garzanti, Tutti giù per terra (1994, premi Montblanc 1993 e Grinzane Cavour per …