Basso impero

di Giorgio Bocca

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Grazie a un’inedita mistura di fondamentalismo religioso e fondamentalismo economico, la superpotenza globale di Bush procede, tra lo stupore dell’Europa e del mondo, ad attuare il suo disegno di conquista economica e controllo militare. Ma lo stupore, argomenta Bocca, non ha ragion d’essere: il modello democratico americano è sempre stato fin dai suoi inizi legato alla ricchezza – vista come premio divino – e alla conquista, assai poco sensibile invece alle tematiche sociali e all’egualitarismo, a differenza dell’Europa, nella quale non solo la sinistra ma anche la destra ha sviluppato nel tempo una sensibilità sociale. Fino alla Seconda guerra mondiale il modello americano è stato una merce per il consumo interno, ma con la Guerra fredda, poi con il liberismo reaganiano e infine con il crollo dell’Urss il capitalismo aggressivo di marca Usa è diventato merce d’esportazione.
Il fatto nuovo, semmai, è la progressiva caduta delle giustificazioni, dei pretesti di cui si ammantava: anche Napoleone nelle sue guerre aveva i banchieri al seguito, ma oggi la divisione delle spoglie belliche è addirittura pianificata a tavolino da un consesso di petrolieri e affaristi alla corte del presidente.
Questa evoluzione non è rimasta senza conseguenze gravi anche nel paese da cui si è generata: l’informazione da indipendente si fa sempre più subalterna al potere politico e militare e i diritti degli individui vengono intaccati sia negli Usa sia nei territori da loro controllati.
Mentre tutti, persino coloro che non ne condividono il progetto globalistico, si affannano a negare l’esistenza dell’Impero – per paura di essere accusati di antiamericanismo o peggio di connivenza con il terrorismo islamico – l’Impero, ci dice Bocca in questo suo durissimo nuovo j’accuse, esiste, colpisce e colpirà ancora.
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Giorgio Bocca

Giorgio Bocca (Cuneo, 1920 - Milano, 2011) è stato tra i giornalisti italiani più noti e importanti. Ha ricevuto il premio Ilaria Alpi alla carriera nel 2008. Feltrinelli ha pubblicato …

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  • Marchio: Giangiacomo Feltrinelli
  • Data d’uscita: 5 Settembre 2003
  • Collana: Serie Bianca
  • Pagine: 164
  • Prezzo: 12,75 €
  • ISBN: 9788807170850
  • Genere: Saggistica
Vittorio Zucconi: Bocca e quel grande sogno così imperfetto

Vittorio Zucconi: Bocca e quel grande sogno così imperfetto

Basso Impero di Giorgio Bocca è un libro amaro, quasi una lettera di un padre a un figlio che lo angoscia e l´offende.
Giorgio Bocca presenta Basso Impero

Giorgio Bocca presenta Basso Impero

Uno dei più famosi e polemici giornalisti, in videointervista, presenta il suo saggio. "L’Impero," ci dice Bocca in questo durissimo nuovo j’accuse, "esiste, colpisce e colpirà ancora".

Intervista a Giorgio Bocca: L´America che ho amato e quella che mi capita di vivere

"Il mio rapporto con l´America? Appartengo alla generazione che, sotto il fascismo e durante la guerra, ne aveva coltivato la leggenda, per poi lentamente scoprire una realtà in chiaroscuro. Ma oggi c´è qualcosa di più: quasi un sentimento di offesa per essere stato turlupinato". Ottantatré anni appena compiuti, uno sguardo diretto come la sua prosa, Giorgio Bocca non è sospettabile di preoccupazioni bipartisan né di ambiguità stilistica. Anche in questo suo ultimo Basso Impero - il libro sulla superpotenza americana il cui titolo riecheggia il precedente bestseller Piccolo Cesare - la denuncia è impietosa e appassionata. In pochi sfuggono ai suoi giudizi sferzanti: non i nuovi prepotenti d´Oltreoceano con i loro cortigiani, non i giornalisti statunitensi ormai arruolati alla causa del profitto, non i tarantolati dell´americanismo operosi nelle redazioni italiane. E l´epiteto di imbecille, nel corso dell´intervista, risuona frequente e minaccioso, attraverso le magnifiche architetture di libri lungo il grande studio della bella casa milanese.