Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Aveva sempre l’aria di sfidare qualcuno, i passanti, le case, l’intera città, con l’eleganza da bel soldato piombato nella vita civile”
Georges Duroy, che le amanti chiamano vezzosamente “Bel-Ami”, è un aitante giovane normanno che arriva nella capitale in cerca di fortuna. In breve la sua vitalità prorompente, inarrestabile e assetata di riconoscimenti – che ne fa una sorta di rilettura borghese di Don Giovanni – lo porterà a entrare, tramite una carriera giornalistica, nel bel mondo del tempo. Dall’ingresso Duroy raggiungerà rapidamente i piani più alti, grazie a un continuo saltare di opportunità in opportunità, di amicizia in amicizia, di donna in donna, inseguendo un miraggio chiamato “successo”. E abbandonando lungo la strada il guscio vuoto della propria umanità e dei sentimenti. Questo capolavoro di Maupassant si impone come uno dei testi fondamentali del realismo ottocentesco, storia del successo travolgente di un uomo qualunque.
Henry-René-Albert-Guy de Maupassant (Tourville-sur-Arques, 1850 – Parigi, 1893) è stato uno dei massimi autori dell’Ottocento francese, rappresentante di spicco di una letteratura realista che non rinuncia al sentimento e all’invenzione. …