Antonio Albanese racconta il suo primo romanzo.
"Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di...
Bernardo Cavallino passa le sue giornate a interrogarsi sull’universo e su se stesso. Ma ha una strana ossessione: quando si emoziona, sente l’impulso di accendere una candelina e fare un soffio per spegnerla, per spegnersi, per fermare la terra che gira e ritrovare l’equilibrio.
Perché Bernardo spegne la luce per combattere il buio? Può darsi che la risposta sia sempre stata nel bisogno di creare storie. Perché, come mostra questo sogno lucido di Labadessa, le storie sono lo strumento più antico e potente per difendersi nella notte del senso, e scoprire che, nello spazio oscuro e profondo dell’assenza di significato, sconfiggere la paura è possibile.
Era destinato a questo? A odiare se stesso per sempre?
O avrebbe trovato pace, un giorno?
Un equilibrio, era quello che cercava.
Un equilibrio.
Mattia Labadessa si definisce “un giovane napoletano, classe ’93, sognatore, che ha sempre creduto in sé stesso e mai in tutto il resto”. Dopo gli studi in graphic design, nel …