Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Billy è l’ultimo. E Billy Budd è una parabola. In questo discorso in forma di racconto (che, come è noto, fu redatto tra il 1886-1888 e il 1891, anno della morte dell’autore, e uscì nella prima edizione soltanto nel 1924) infatti Billy dà vita alla figura angelicata di colui che sempre e comunque subisce e subirà il torto, l’ingiustizia, la prepotenza, l’illegalità (per dirla melvillianamente, le mire del maligno su questa terra). Pertanto Billy – che è una specie di ‘umiliato e offeso’ eroicizzato sorto dalla commistione di un Oliver Twist rimasto immune ai bassifondi e ormai giovanotto con un santo martire e con qualcosa del dostoevskiano ‘idiota’ principe Myškin – è anche il sacrificato per eccellenza, cioè, l’innocente, il puro.” (dall’Introduzione)
Herman Melville nasce a New York City il 1° agosto 1819. Un disastro finanziario rovina economicamente la sua famiglia, benestante da generazioni. Herman deve abbandonare gli studi per aiutare i …