Bolero berlinese

di Ingo Schulze

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Quando irrompe nella vita una presenza inattesa, gli effetti sono vari e imprevedibili: quanto più la novità è perturbante, tanto più vi si proiettano paure e desideri, e a volte basta poco perché un evento minimo si trasformi in una scossa esistenziale. Così può capitare che un ultimo dell’anno a Berlino si annunci come la resa dei conti di un grande amore irrisolto, o che una vacanza tra amici nell’Italia centrale sia messa a repentaglio da un atto criminoso, oppure che un viaggio di lavoro in Estonia si trasformi in un improbabile caccia all’orso; ma può anche capitare che una semplice buccia d’arancia riveli all’improvviso l’intero universo… Ci sono legami tra tutte le cose, tutto ha un senso.
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Ingo Schulze

Ingo Schulze, nato nel 1962 a Dresda, è tra i migliori scrittori tedeschi della sua generazione. Ha studiato lettere classiche a Jena e lavorato come drammaturgo e redattore ad Altenburg. …

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  • Marchio: Giangiacomo Feltrinelli
  • Data d’uscita: 13 Novembre 2008
  • Collana: I Narratori
  • Pagine: 213
  • Prezzo: 12,38 €
  • ISBN: 9788807017711
  • Genere: Narrativa
  • Traduttore: Stefano Zangrando
La mia Berlino ancora divisa nel cuore dei Berlinesi. Intervista a Ingo Schulze

La mia Berlino ancora divisa nel cuore dei Berlinesi. Intervista a Ingo Schulze

Nato e cresciuto nell’est, nei suoi racconti e nei suoi romanzi Schulze illustra la difficoltà quotidiana della transizione dall’est socialista all’ovest globalizzato. Le sue storie di vita quotidiane, semplici e drammatiche, danno voce a milioni di tedeschi che nel novembre dell’89 videro stravolte le loro vite.
Il passaggio da una società socialista a quella capitalista ha creato un trauma nella sua generazione. Rapidamente tutto è cambiato, ‟prima il confronto tra gli intellettuali giaceva nelle parole, dopo la caduta del muro si è trasformato in un problema di numeri”, spiega dal suo appartamento all’ultimo piano di un edificio del quartiere berlinese di Prenzlauer Berg, a est.
Questo trauma si manifesta con tutta la sua ferocia in un momento di crisi economica come quello attuale: ‟C’è paura, di perdere il lavoro, di perdere il denaro. C’è concorrenza. Se a 50 anni perdi il lavoro è molto difficile trovarne uno nuovo… Tutte queste cose non esistevano prima, nell’est. Ma c’erano naturalmente altre paure”.
Il nome di Ingo Schulze è stato in qualche occasione accostato al concetto di ‟Ostalgia”, un termine che si usa ora in Germania per descrivere la nostalgia dell’est (Ost in tedesco), un male che colpisce molti. Schulze rifiuta questa definizione. ‟Credo che l’Ostalgia sia un concetto inventato dalla televisione, non conosco nessuno che desideri veramente tornale alla Ddr (la Germania socialista, ndr). (…) Peró non posso dire di aver sempre sofferto dietro a quel muro”.