Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
di Walter Siti
Quando le (o i) giovani influencer negano di star commercializzando il loro corpo, hanno ragione: quello non è il loro corpo, ma il risultato di una complessa trattativa fra cultura, biologia e innovazione tecnologica. Un corpo che si annulla per eccesso di visibilità. Questo libro è un’indagine sulle peripezie del corpo contemporaneo: tra tatuaggi, rimozione della vecchiaia e della morte, abiti genderless, crisi della natalità, differenze di classe e body shaming. Senza nostalgie conservatrici e senza pretese di oggettività.Walter Siti si addentra con rara intelligenza nella storia dell’umanità e dei suoi corpi, dandoci la vertigine della comprensione di quello che in fondo non sapremo mai: non più se siamo o non siamo, ma cosa siamo quando siamo. Il corpo diventato estensione controllata e ipertecnologica, il corpo frutto di intelligenze artificiali, il corpo che si sottrae all’esistenza. Al suo esordio per Feltrinelli, Siti scrive un essay lucidissimo, spiazzante e cyberpunk, confermandosi come uno dei massimi autori italiani.
Travolti dagli scrupoli, dagli aiutini e dalle paure virtuali, è sempre più difficile ricordarci che abbiamo ancora un corpo.
Walter Siti è uno dei più importanti scrittori e intellettuali italiani. Curatore delle opere di Pier Paolo Pasolini per i “Meridiani” Mondadori, è autore del podcast Perché Pasolini?. Ha …