Chicago

di ‘Ala al-Aswani

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In una Chicago mitica e solforosa troviamo una piccola comunità di egiziani in esilio, forgiata sul modello del dipartimento dell’Università di Chicago che l’autore ha conosciuto bene negli anni della formazione americana. In questo mondo claustrofobico e formicolante di vite, ‘Ala al-Aswani intreccia storie di esistenze che si cercano e si perdono. Sono esistenze strappate alla loro terra d’origine che vivono in un universo strano e straniero: la tentazione di conformarsi all’American way of lifenon è abbastanza. L’Egitto è lì, nel cuore di un’America traumatizzata dagli attentati terroristici dell’11 settembre. Quando viene annunciata la visita ufficiale del presidente egiziano a Chicago, si mette in moto il sistema di sicurezza dell’ambasciata, orchestrato dal temibile Safwat Shaker, che controlla e sorveglia tutti gli egiziani residenti in America. Complotto, manipolazione, proteste di libertà e sottomissione al potere, coraggio e vigliaccheria: al-Aswani trova così l’ampiezza e l’ambizione del romanzo politico riuscendo al contempo a esprimere la dolcezza dei sogni e la violenza delle contraddizioni del mondo quale lo conosciamo.
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‘Ala al-Aswani

‘Ala al-Aswani è nato al Cairo nel 1957. Di professione dentista, è stato uno dei membri fondatori del movimento egiziano per la democrazia Kifaya e ha partecipato attivamente alla Rivoluzione …

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  • Marchio: Giangiacomo Feltrinelli
  • Data d’uscita: 7 Settembre 2011
  • Collana: Universale Economica
  • Prezzo: 8,55 €
  • ISBN: 9788807722837
L'Egitto di Al-Aswani: ‟Scrivendo romanzi combatto i fanatici”

L'Egitto di Al-Aswani: ‟Scrivendo romanzi combatto i fanatici”

‘Ala Al-Aswani per 15 anni ha scritto articoli critici nei confronti del presidente Hosni Mubarak, che è al potere dal 1981. È membro dei ‘Writers and Artists for Change’ e dei ‘Doctors for Change’, all’interno del movimento di opposizione noto come ‘Kifaya’(‘Basta’). A suo avviso la letteratura ‘non cambia la situazione. Per avere la democrazia bisogna impegnarsi in un’azione politica diretta. Ma la letteratura cambia il lettore, insegna a essere meno ipercritici’. Il suo nuovo romanzo, Chicago (2007) , ha venduto più di 120.000 copie in arabo. Ambientato in un campus di Chicago ai giorni nostri, si ispira ai due anni passati dall’autore - negli Ottanta - all’Università dell’Illinois, dove era andato a studiare odontoiatria con una borsa di studio. Il libro rivolge la sua attenzione agli espatriati arabi, tra cui il poeta e studente di medicina Nagi, impegnato in un movimento per la democrazia. Attraverso personaggi come Salah, un intellettuale egiziano innamorato di una ebrea americana, e Shaymaa, una donna velata che mette in discussione le restrizioni sessuali della sua educazione, il romanzo affronta argomenti come il sesso extraconiugale, l’aborto e l’antisemitismo. Chicago è stato prima pubblicato a puntate su ‘Al-Dustour’ (un giornale d’opposizione). ‘Alcuni fanatici mi hanno insultato. Uno diceva che era inaccettabile per una donna velata avere una relazione fuori dal matrimonio. Ho risposto: è un romanzo, Shaymaa non rappresenta tutte le donne velate. Ma se non le piace il romanzo, perché lo legge?’.

'Ala Al-Aswani presenta in video Chicago

Storie di esistenze strappate alla loro terra d’origine che si cercano e si perdono in una Chicago multietnica e conflittuale sullo sfondo del post-11 settembre americano. 'Ala Al-Aswani in video su Chicago.