Antonio Albanese racconta il suo primo romanzo.
"Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di...
Vivere, riconoscere e mantenere un legame speciale
Si dice che Talete, per osservare il cielo, fosse caduto in una buca perché aveva perso di vista la terra su cui posava i piedi. Lo facciamo un po’ tutti quando, in fatto di amicizia, abbiamo in mente l’amico ideale – presente, comprensivo, premuroso, allegro – e lo rapportiamo ai nostri amici in carne e ossa, perdendo il polso della nostra (e loro) umanità.
I primi a costruire questo “mito” furono i filosofi antichi, da Aristotele a Cicerone, da Seneca a Marco Aurelio, per i quali l’amicizia era però un sentimento elitario e virtuoso, superiore a ogni altro legame. Oggi, mentre l’amicizia assume nuove forme in nuovi contesti di vita, gli elevati modelli del passato, illusori e un po’ anacronistici, alimentano i nostri desideri e ci inducono a incorporarli nelle persone che incontriamo, esponendoci non di rado a cocenti delusioni. Peggio: l’idealizzazione dell’amico confonde quali siano i valori non negoziabili che invece ci devono unire e sui quali non sono ammessi sconti.
Gli amici “perfetti” non esistono, ma quelli “veri” sì: la certezza che i nostri amici, esattamente come noi, non sfuggano dall’accumulare difetti, più o meno nella stessa misura in cui accumulano pregi, non significa rinunciare a vivere autenticamente l’amicizia. Al contrario, proprio calandoci consapevolmente nel presente e supportati da ciò che ancora ha valore della saggezza antica, riusciremo a vivere l’amicizia profonda e ad apprezzarla come la più salda e duratura forma di essere uomini tra gli uomini, e a dare nel contempo il benservito, senza rimorsi né alibi, agli amici che sono solo sbiadite – e talvolta addirittura pericolose – imitazioni degli amici “veri”.
Una guida controcorrente per educarci all’amicizia, prepararci alle sue ambivalenze e difenderci dalle sue imitazioni.
• Cosa ci aspettiamo dall’amicizia e cosa siamo disposti a dare?
• Chi è il “vero” amico? Lo siamo? Li abbiamo? Li meritiamo?
• Le pene in amicizia: quando ne vale la pena?
• Sincerità, tradimento, affetto: come si declinano nell’amicizia?
• Le nuove forme amicali: dalla famiglia amicale ai “friends with benefits”
• Come potenziare il proprio “portfolio amici”?
• Come prendere le distanze dagli “amici nemici”, subdoli o sfiancanti?
“Ah, se avessi avuto un’insegnante di filosofia come lei al liceo! Tassinari è una maestra di vita che ci introduce ai maggiori maestri del pensiero e nel contempo ci incoraggia a filosofare.” – Commento dei lettori, Amazon.it
Simonetta Tassinari è una prof di Storia e Filosofia nei licei. Ha insegnato “Laboratorio di didattica della filosofia” presso l’Università del Molise, è stata tutor universitario del TFA (Tirocinio Formativo …