Antonio Albanese racconta il suo primo romanzo.
"Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di...
Felicità è una parola di cristallo la più soggettiva del vocabolario. Cambia a seconda dei nostri valori delle nostre condizioni di salute delle nostre idee della nostra fede della nostra età del nostro rapporto col tempo e con la morte. Muta svariate volte nel corso della vita poiché a cambiare siamo prima di tutto noi col nostro orizzonte di desiderio. Definirla quindi non è impresa da poco ma può rivelarsi un’avventura avvincente. Il suo significato infatti apre mille strade e mille orizzonti. Per me è uno stato di estasi per te un momento di inconsapevolezza. Il luogo dove si trasforma di più è proprio nella lingua coi suoi labirinti etimologici perché le parole contengono immagini originarie miniere di storie e di misteri che nei sotterranei della nostra mente agiscono e danno forma ai pensieri e alle emozioni di ogni giorno.
Marco Balzano varca la soglia della felicità con le chiavi della lingua o meglio di quattro. Sono quelle in cui la civiltà occidentale affonda le sue radici: il greco e il latino della tradizione classica l’ebraico di quella giudaico-cristiana e infine l’inglese lingua universale del nostro tempo. In ognuno di questi idiomi la parola felicità dischiude immagini e significati molto differenti che illuminano con luci diverse valori etici e morali questioni politiche atteggiamenti psicologici e più genericamente maniere di guardare alla vita e alla morte al futuro e alla memoria agli altri e a noi stessi.
L’etimologia restituisce alle parole la loro complessità e così facendo ci mette in condizione di prenderci cura della lingua: per praticarla liberamente evitarle il deterioramento a cui la sottopongono ad esempio i social la pubblicità o la propaganda e proiettarla nel tempo.
Capire da dove vengono e come sono arrivate a noi le parole ci mostra quanto influiscano sulla nostra vita e come ci plasmino. Al punto da poterci indicare nuovi modi di essere felici.
Marco Balzano è nato a Milano nel 1978. Nel 2015 ha vinto il premio Campiello con il romanzo L’ultimo arrivato (Sellerio). Con Resto qui (Einaudi, 2018) ha vinto il premio …