Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
di John Cheever
“John Cheever è un incantato realista, i suoi romanzi sono incomparabili”
Philip Roth
Sembra tutto normale a St Botolphs, un villaggio di pescatori saldamente piantato nel Massachusetts e in tutto ciò che quello stato verde, ricco e tradizionale rappresenta per gli Stati Uniti. Sembra normale la florida famiglia Wapshot. Sembra normale la vita del lupo di mare Leander Wapshot e dei suoi figli, l’impertinente Moses e l’inafferrabile Coverly. Sembra normale, anche se eccentrica, la vita della cugina Honora. Eppure di realmente normale c’è poco in loro, in questi personaggi inventati eppure verissimi, in questo villaggio immaginato ma più autentico di quelli segnati sulle mappe, parte di un New England trasformato in geografia dell’anima. Pubblicato nel 1957 e vincitore del National Book Award, Cronache della famiglia Wapshot è uno dei massimi romanzi americani del Novecento. Una grande storia familiare, comica e tragica, ambientata in un paese sognato così bene da sembrare vero. Una foto di gruppo nella quale tutti possiamo riconoscere, in controluce, il nostro volto.
John Cheever (Quincy, Massachusetts, 1912 - Ossining, New York, 1982) è stato uno dei massimi scrittori americani del Novecento. Vincitore del premio Pulitzer con I racconti (1979; Feltrinelli, 2012), eccelse …