Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Nel 1997 il giornalista indiano Mayank Chhaya viene autorizzato dal Dalai Lama a raccontare la sua vita e gli eventi di cui è stato protagonista. Chhaya ha condotto più di dieci interviste personali con il Dalai Lama a McLeod Ganj, nel nord himalayano dell’India, sede del Governo tibetano in esilio. Da qui ha preso forma il suo profilo, reso in tutta la sua complessità: una figura di grande interesse per decine di milioni di persone nel mondo. L’autore presenta il Tibet e la tradizione buddista da cui è emerso il Dalai Lama, aiutando i lettori a comprendere il contesto nel quale si sono formati i suoi ideali, le sue convinzioni e la sua politica. Ne dipinge la vita in esilio e i vari ruoli che ha dovuto via via assumere. Getta luce sul complicato conflitto tra Cina e Tibet e mostra il dilagare del malcontento tra i giovani tibetani, frustrati dall’approccio non violento, che pure il Dalai Lama continua a sostenere, nei confronti dell’occupazione cinese. Questa biografia racconta la vita di un uomo non comune e ne traccia la missione, offrendo uno sguardo avvincente sul modo in cui i fermenti in corso nel suo paese ne plasmeranno il futuro.
Mayank Chhaya, giornalista, è un commentatore molto apprezzato delle questioni del Sud Asiatico per l’Indo-Asian News Service, con sede a New Delhi (India). È autore di numerosi articoli su India, …