Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
La democrazia ha sempre costituito, dalla Grecia antica in poi, un problema: per il modo di intenderla, le sue possibilità di attuazione, i suoi vantaggi o svantaggi. Dal Settecento in avanti non sono poi mai venute meno, e nei modi più aspri, le divisioni che hanno contrapposto i fautori della democrazia diretta ai sostenitori della democrazia rappresentativa. La prima, incompatibile e inapplicabile nelle società complesse e tradita nei principi da coloro che hanno sostenuto di poterla realizzare; la seconda, che comporta il trasferimento della sovranità del popolo ai suoi rappresentanti, limitata e mutata nella sua stessa natura. Il libro traccia il percorso della democrazia come mito e come realtà, facendo riferimento non solo alle concrete lotte politiche e sociali che ne hanno contraddistinto la storia, ma anche ai pensatori che ne hanno fatto oggetto di riflessione, siano stati essi suoi fautori oppure critici e avversari. Sino a giungere alla conclusione che la democrazia intesa come sovranità del popolo è una potente ideologia, un progetto astratto e, appunto, un mito. Un’opera destinata a durare, dalla penna di uno dei maggiori storici della politica, che spinge a riflettere sul futuro della democrazia e sulle nuove, possibili modalità della sua rinascita.
“Una prospettiva critica sull’idea di democrazia” il manifesto
Massimo L. Salvadori (Ivrea, 1936), professore emerito dell’Università di Torino, dove ha insegnato Storia delle dottrine politiche, ha condotto ricerche sulla storia del pensiero democratico in Italia, sul marxismo europeo e …