Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Ormai i giovani danno per scontato che le uniche possibilità di cominciare a lavorare saranno temporanee e poco garantite, mentre molti lavoratori stanno facendo i conti con la possibilità che tutta la loro vita professionale sia all’insegna della precarietà. Ma cosa significa questo per la società nel suo insieme? La diminuzione dei diritti e delle garanzie è una tendenza inarrestabile, che definirà il mercato del lavoro del futuro? E non c’è niente che si possa fare, almeno da parte della sinistra?
Dopo aver presentato il precariato come classe di massa emergente, e potenzialmente pericolosa per la stabilità politica, nel suo precedente libro (Precari. La nuova classe esplosiva), Guy Standing compie qui un passo ulteriore, approfondendo il discorso sul tipo di politiche progressiste necessarie per ridurre le ineguaglianze e l’instabilità caratteristiche dei precari nelle nostre società.
Le idee di Standing sulla condizione, sempre più globale, dei precari e le conclusioni a cui è giunto sono state ampiamente riprese da intellettuali come Noam Chomsky e Zygmunt Bauman, da attivisti e uomini politici. In questo autentico programma politico per una nuova sinistra, ricorda come i diritti – politici, civili, sociali ed economici – siano stati negati al precariato, favorendo nuove forme di sfruttamento e mettendo a rischio la democrazia, e sottolinea la necessità di riconsiderare la nozione stessa di “lavoro”, il fondamento del contratto sociale e l’idea di cittadinanza. Mettendo al centro di questo suo manifesto dei diritti di libertà, sicurezza ed eguaglianza, il tema, caldo e ineludibile anche in Italia, del reddito minimo garantito.
“Standing prosegue la sua influente analisi del precariato inteso come la ‘nuova classe esplosiva’ con un’esaustiva lista di domande e suggerimenti su come questa classe può ‘abolirsi’ attraverso una lotta per i diritti erosi dall’austerità neoliberale, che ha provocato ovunque insicurezza esistenziale.” Claus Offe, professore emerito di Scienze politiche alla Hertie School of Governance di Berlino
Il precariato è la grande questione politica oggi sul tavolo. I precari sono una nuova classe sociale, una realtà in crescita di lavoratori poveri che non può più essere ignorata.
Guy Standing è docente di Economia dello sviluppo alla School of Oriental and African Studies (SOAS) dell’Università di Londra. Precedentemente ha insegnato economia all’Università di Bath e alla Monash University, …