Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Per sciogliere quel che più ci lega, per instaurare rapporti più giusti con gli altri. Per vivere meglio”
Cosa ha a che fare l’infinito con i vizi e le virtù? E la giustizia? In che senso si può parlare oggi di paganesimo e di fede? L’ascesi e la castità sono davvero concetti anacronistici per l’uomo di oggi? La speranza, la tolleranza, l’umiltà esistono ancora? In che senso l’orgoglio e la malinconia nascondono anche potenzialità positive? Salvatore Natoli risponde con un’opera originale che, attraverso un’inedita terminologia della morale, ci orienta, voce per voce, nel marasma di una realtà orfana di dottrine e ideologia.
Salvatore Natoli è professore di Filosofia teoretica. Tra le sue opere ricordiamo: Ermeneutica e genealogia. Filosofia e metodo in Nietzsche, Heidegger, Foucault (Feltrinelli, 1980), L’esperienza del dolore. Le forme del …