Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Il 14 settembre 2015 due strumenti di un esperimento molto particolare segnalano un “rumore” anomalo: un “bip” dallo spazio che indica il passaggio di un’onda gravitazionale prodotta dalla fusione di due buchi neri avvenuta un miliardo e mezzo di anni fa.
Questo “bip” è la conferma definitiva della teoria della relatività generale di Albert Einstein, che aveva ipotizzato le onde gravitazionali molto prima che venissero inventati gli strumenti per rilevarle. L’eccezionale risultato è il frutto di un esperimento ideato quasi cinquant’anni fa dal fisico americano Kip Thorne e poi condotto con successo insieme a più di mille fisici americani, tedeschi e italiani.
Questo libro ripercorre in modo semplice, rigoroso e ironico l’avventura straordinaria iniziata da Einstein cento anni fa e continuata dai fisici che dopo di lui hanno indagato nella stessa direzione. Tra questi Marco Drago, Helios Vocca, Amedeo Balbi e il premio Nobel per la Fisica Kajita Takaaki, che hanno vissuto in prima persona questa eccezionale scoperta.
Questa è la storia di un incontro tra un oggetto, nato un miliardo e mezzo di anni fa in un angolo sperduto dell’universo, e un uomo che, poco più di cento anni fa, lo ha descritto senza averlo mai visto. Un incontro che ha coinvolto migliaia di scienziati in tutto il mondo e che potrebbe aiutarci a fare luce su alcuni dei più grandi misteri dell’universo, e non solo. L’oggetto misterioso era un’onda gravitazionale, l’uomo si chiamava Albert Einstein e questa storia racconta perché aveva ragione, cento anni fa come oggi.
Sergio Rossi (Perugia, 1970) è laureato in Fisica, vive a Bologna e lavora nell’editoria come scrittore, editor e divulgatore scientifico. Per Feltrinelli
ha pubblicato Un lampo nell’ombra (2013), Einstein l’aveva …