Ente Nazionale della Cinematografia popolare

di Paolo Nori

Regista spaesato e improbabile, spedito in terre lontane a caccia di suoni, odori e immagini da un fantomatico Ente Nazionale della Cinematografia Popolare, Paolo Nori ci fa scorrere dinanzi agli occhi le vite non illustri, i dettagli minori, gli sfondi non abusati che soli sanno ricreare il fascino e lo straniamento del viaggiatore.
Scandito come un racconto di viaggio in quattro sequenze, il romanzo di Nori apre scenari inconsueti, ci fa sentire l’odore familiare che fa del mondo una domestica accolita di svagati protagonisti dell’arte di arrangiarsi. Ecco allora l’America del profondo Mississippi con i suonatori ciechi, il sentore di pollo fritto, gli improbabili poliziotti mammoni armati fino ai denti, le villette dai praticelli ordinati, un B.B. King ormai caricatura di se stesso. E poi eccoci in Africa a Marrakech, piazza Jamaa el-fna. ‟Français? Español? English? Sprechen Sie Deutsch?” chiedono i ragazzini quando ti vedono che sei occidentale. Piramidi di colori, profumi d’Oriente, molesti imbonitori che in un comico crescendo cercano di accontentare ogni possibile desiderio, dalla cartella in cuoio al più vario gusto sessuale. E infine in Carelia e sulla Transiberiana, tratta Mosca-Vladivostòk. Biancore abbacinante e gelo; vecchie contadine assiepate alle fermate e nuovi biznesmèn sgraziatamente fasciati di Armani, intraprendenti neurochirurghe dedite ai ‟massaggi armonici”, storie e aneddoti della nuova Russia tra i fantasmi degli antichi fasti.
‟I biznesmèn, in Russia, sono sempre vestiti molto eleganti occidentali con delle giacche delle cravatte delle scarpe inglesi lucide lucide, e nonostante l’eleganza dei loro vestiti i biznesmèn russi li vedi che sono a disagio, sono sempre lì che si toccano le cravatte come a dire Cos’è, questa roba? son sempre lì ad aggiustarsi la giacca come a dire Come cade, questa palandrana, con tutto quello che l’ho pagata?”
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Paolo Nori

Paolo Nori è nato a Parma nel 1963 e abita a Casalecchio di Reno. Ha pubblicato diversi romanzi (tra questi Noi la farem vendetta Feltrinelli 2006; Pancetta Feltrinelli 2008, Mi …

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  • Marchio: Giangiacomo Feltrinelli
  • Data d’uscita: 5 Maggio 2005
  • Collana: I Narratori
  • Pagine: 126
  • Prezzo: 12,35 €
  • ISBN: 9788807016783
  • Genere: Narrativa
Le invenzioni di Paolo Nori

Le invenzioni di Paolo Nori

Un viaggio dentro la scrittura di Paolo Nori, autore di Ente nazionale della cinematografia popolare. Il linguaggio, i personaggi, le costruzioni narrative di uno scrittore che ‟combatte con le parole”.

Paolo Nori: Ultimi giorni di lavoro su Ente Nazionale della Cinematografia Popolare

All’inizio il libro si chiamava Sfondo, poi il titolo mi sembrava che non rendesse l’ho cambiato in Quattro tentativi per diventar niente, poi però l’ho cambiato in Sottile, poi inspiegabilmente ho avuto un’improvvisa passione per Malincuore…
Liberiamo la letteratura dai canoni del cinema. Intervista a Paolo Nori

Liberiamo la letteratura dai canoni del cinema. Intervista a Paolo Nori

‟Non mi piacciono i libri che attingono a un immaginario cinematografico, preferisco quelli fatti a mano. La nota cui lei si riferisce, che chiude il libro, è determinata dal fatto che ormai moltissimi libri sono scritti come se fossero dei film, sapendo che potrebbero diventare dei film e quasi come se si volesse facilitare il lavoro agli sceneggiatori. Viceversa, quando qualche produttore decide di prendere un libro-libro per farne un film, molto spesso del libro-libro viene usata solo una materia, mi vien da dire, indifferente: qualche battuta, i nomi dei protagonisti, l’ambientazione e poi questa materia indifferente, questa cartilagine, la si spalma sopra uno scheletro preesistente, che è lo stesso film italiano che si rifà da anni, sempre uguale. A me hanno fatto leggere una sceneggiatura tratta da un mio libro, Bassotuba non c’è, non era Bassotuba non c’è, era Il maresciallo Rocca. Solo che il Maresciallo ancora non si era arruolato nei carabinieri e non si chiamava Rocca, si chiamava Ferrari e era emiliano e era un po’ sovrappeso, però era proprio Il maresciallo Rocca, uguale identico.”

Ho messo una grande freccia con una indicazione: ‟Circolare”. Intervista a Paolo Nori

Da qualche tempo, sostiene Nori con la sua lingua solo in apparenza svagata, pare che miglior esito di un libro italiano sia diventare un film, meglio ancora uno sceneggiato. Quello che conta, infatti, è "il destino del cinema italiano, o dello sceneggiato televisivo italiano". Lo stato delle cose della cinematografia italiana non pare dei più felici, lo sceneggiato (che si chiama oggi fiction, ma Nori lo sa molto bene, e a bella posta usa una qualifica desueta) non sta molto meglio. Chi invece sta benissimo è appunto Paolo Nori, scrittore ipercolto, secondo una recente categoria dovuta a Mario Barenghi, e in quanto tale padrone del registro ironico e di quello stralunato, come fosse un Antonio Delfini magari meno ricco di famiglia, ma non meno desideroso di divertirsi. Fra i suoi romanzi, questo è appunto uno fra i più divertenti, oltre che fra i più linguisticamente sorvegliati. Nori ne ha parlato con Stilos.

Paolo Nori: un reading da Ente Nazionale della Cinematografia Popolare

Paolo Nori legge alcuni brani di Ente Nazionale della Cinematografia Popolare, ritratti di vite non illustri, dettagli minori, sfondi non abusati, che soli sanno ricreare il fascino e lo straniamento del viaggiatore.
Il reading si è svolto il 14 giugno del 2005 alla ‟Feltrinelli libri e musica” di Piazza Piemonte a Milano.

Paolo Nori legge Ente Nazionale della Cinematografia Popolare

Paolo Nori legge Ente Nazionale della Cinematografia Popolare quando il romanzo si chiamava ancora Fammi povero. Ente Nazionale della Cinematografia Popolare è la storia di un regista spaesato e improbabile, spedito in terre lontane a caccia di suoni, odori e immagini da un fantomatico Ente, che si imbatte in buffi e tragici personaggi, tutti impegnati nell’esercizio universale dell’arte di arrangiarsi e del campare.