Essere senza destino
di Imre Kertész
"Non esiste assurdità che non possa essere vissuta con naturalezza e sul mio cammino, lo so fin d'ora, la felicità mi aspetta come una trappola inevitabile. Perché persino là, accanto ai camini, nell'intervallo tra i tormenti c'era qualcosa che assomigliava alla felicità. Tutti mi chiedono sempre dei mali, degli 'orrori': sebbene per me, forse, proprio questa sia l'esperienza più memorabile. Sì, è di questo, della felicità dei campi di concentramento che dovrei parlare loro, la prossima volta che me lo chiederanno".
Imre Kertész
Imre Kertész (1929-2016), nato a Budapest, è stato deportato nel 1944 ad Auschwitz e liberato a Buchenwald nel 1945. Tornato in Ungheria nel 1948, ha lavorato prima come giornalista, poi …
A Berlino Fateless, un film tratto da Essere senza destino di Imre Kertész
La voce dei sopravvissuti
"Vieni dalla Germania, giovanotto?".
"Sì."
"Dal campo di concentramento?"
"Naturale."
"Da quale?"
"Da quello di Buchenwald."
Imre Kertész al ‟Festivaletteratura” 2003
Le riprese sono state effettuate il 5 settembre 2003.