Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Una raccolta di "casi" presentati, anzi raccontati, a un pubblico di non addetti ai lavori, interessato o coinvolto (direttamente o indirettamente) al problema della bulimia e dei disturbi alimentari in genere. La ricerca di Renate Gockel parte da un annuncio da lei pubblicato su un giornale: spiega di essere in cerca di donne già affette da bulimia ma che almeno da due anni non soffrano più compulsivamente di attacchi di fame e pertanto si ritengano guarite, e le invita a sottoporsi a un' intervista. Questa è la prima parte del libro: dodici storie di vita e di malattia brevemente commentate dalla psicologa. Soprattutto dodici storie di "guarigione". Nella seconda parte è l'autrice stessa a riportare le vicende di alcune sue pazienti bulimiche: presenta solo gli episodi salienti che mettono in luce i problemi sottesi alla dipendenza da cibo. Qui la Gockel interviene più diffusamente e puntualmente con commenti e ipotesi interpretative. L'argomentazione di fondo si può riassumere così: non esiste una motivazione d'origine né tanto meno una guarigione, bensì un percorso verso la guarigione, e l'avvio è la voglia di cominciare a capire perché si mangia, che cosa c'è dietro a ogni attacco di fame, che cosa c'è stato all'origine di un così grave disturbo. L'intento quindi è quello di fornire alcuni basilari elementi di conoscenza, di stimolare il desiderio di liberarsi, di dare, in certo modo, la voglia di reagire.
Renate Göckel è psicologa e si occupa da anni della terapia di donne afflitte da bulimia e disturbi alimentari. Tra i suoi libri tradotti in italiano: Donne che mangiano troppo. …