Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Un gigante della fisica moderna.” The New York Times
Il racconto conciso e accessibile della rivoluzione della fisica moderna, firmato da uno dei più importanti pensatori del ventesimo secolo. La fisica di tradizione newtoniana, con il suo apparato di modelli della Natura saldi e impossibili da intaccare, era già stata messa a dura prova da Einstein con la sua teoria della relatività, ma a sgretolarne le fondamenta e realizzare una rivoluzione copernicana è la ricerca sui quanti, a cominciare dal Principio di indeterminazione di Heisenberg, secondo cui tutte le quantità fisiche osservabili sono soggette a fluttuazioni imprevedibili, le quali rendono impossibile la precisa definizione dei valori delle stesse. La segue l’Interpretazione di Copenaghen, dello stesso Heisenberg con Niels Bohr, secondo la quale un sistema fisico microscopico non possiede proprietà oggettive prima che queste siano misurate. Il cambio di prospettiva, così radicale da indurre numerosi scienziati a rifiutarlo, pone nuovi problemi epistemologici e costringe a ridefinire radicalmente il nesso tra osservatore e fenomeno osservato. Ed è proprio il rapporto tra il soggetto e l’oggetto della conoscenza – vero nodo della filosofia di ogni tempo – che Heisenberg esamina in questo breve ma cruciale libro, in un dialogo serrato con Platone e Galileo, Cartesio e Kant. Un’opera considerata seminale che, prendendo le mosse da quelle che all’epoca erano le frontiere della ricerca fisica, rilegge il nostro modo di rapportarci al mondo e di osservarlo.
Werner Heisenberg (Würzburg, 1901 - Monaco di Baviera 1976), premio Nobel nel 1932, è stato uno dei più importanti fisici del Novecento. Il suo nome è legato alla meccanica quantistica …