I nostri autori ai Festival di Settembre
Dialoghi di Trani, dal 12 al 22 settembre - Lectorinfabula a Conversano, dal 19 al 25 settembre - LetterAltura a Verbania, dal 25 al 30 settembre - Catania Book Festival, dal 27 al 29 settembre.
“Muori Sansone con tutti i filistei!” È a Gaza che la Bibbia colloca il celebre episodio in cui il guerriero ebreo perde la vita fra le macerie insieme ai nemici: il popolo dei filistei che dà il nome alla Palestina moderna.
È da Gaza che il 7 ottobre 2023 hanno sconfinato le milizie di Hamas per compiere in Israele il più terribile massacro di ebrei dal tempo della Shoah.
È sugli abitanti di Gaza che il governo Netanyahu ha scatenato una sanguinosa offensiva militare con il risultato di screditare la reputazione di Israele e isolarlo come mai prima d’ora.
Gaza, insomma, oltre che un luogo è diventata il simbolo di una contesa che assume nel mondo dimensione culturale e morale.
Gad Lerner si misura con il fanatismo identitario che ha contagiato i due popoli in guerra. Da ebreo per il quale Israele ha significato salvezza, deve fare i conti con l’esclusivismo e il tribalismo della destra sionista. Le spaccature della società israeliana, il rinchiudersi in se stesse delle Comunità ebraiche della diaspora, che si sentono incomprese e lanciano accuse di antisemitismo a chi solidarizza con i palestinesi, lo riportano alle domande cruciali che già si poneva Primo Levi: che futuro può avere questo Israele? Che funzione può esercitare il filone ebraico della tolleranza?
Un libro sincero e necessario per non finire arruolati negli stereotipi delle opposte fazioni, preludio di ogni guerra.
“Si può vivere in paradiso sapendo di avere l’inferno accanto?”
Gad Lerner è nato a Beirut nel 1954 da una famiglia ebraica e a soli tre anni si è dovuto trasferire a Milano. Come giornalista, ha lavorato nelle principali testate …
Dialoghi di Trani, dal 12 al 22 settembre - Lectorinfabula a Conversano, dal 19 al 25 settembre - LetterAltura a Verbania, dal 25 al 30 settembre - Catania Book Festival, dal 27 al 29 settembre.
Dopo 228 giorni di guerra e oltre 35.000 morti, il procuratore della Corte penale internazionale chiede l’arresto di Netanyahu, Gallant e dei leader di Hamas.