Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
di Isa Borrelli
Il celebre detto latino recita: “Nomen omen”, nel nome è il presagio. L’appellativo assegnato alla nascita, solo in base ai genitali esterni, pretende di delineare già l’identità e il destino della persona. Presuppone di tracciare in maniera netta ruoli, confini e possibilità che riguarderanno quella vita. Ecco cos’è il binarismo: un sistema che esercita controllo sui nostri corpi, crea gerarchie di potere, modella il linguaggio a sua immagine e somiglianza, limita o esclude dall’accesso ai servizi, impone usi e costumi nella quotidianità, norma desideri e inclinazioni, reprime e sopprime.
Decostruendo da una prospettiva trans* l’attuale situazione italiana, in questo appassionato saggio Isa Borrelli smantella categorie che si danno per scontate e mette in discussione linguaggi, pratiche e assetti istituzionali per proporre una visione di società degenderizzata: una società in cui si possano riconoscere molteplici possibilità di genere e in cui si possa porre fine al segregazionismo e all’esclusione.
A partire da una prospettiva militante, Gender is over accende il discorso pubblico per rivendicare valori universali: quali la libertà di autodeterminazione e di scelta sulla propria esistenza.
Chiunque tu sia.
Esistono molti modi di essere uomo o donna, di non essere nessuno dei due o una loro combinazione.
Aspiro a un mondo in cui queste differenze non vengano strumentalizzate per farci del male.