Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Kim, Momo e Bella, quattordici anni, sono inseparabili. Durante uno dei loro ritrovi serali nella meravigliosa serra di Bella, le tre ragazze assaggiano il nettare di un misterioso fiore e succede l’incredibile: i loro corpi subiscono una metamorfosi, perdono le forme femminili, diventano quelli di tre ragazzi. Maschi.
Spaventate ed elettrizzate, Kim, Momo e Bella si precipitano fuori e corrono nella notte, sperimentando una sensazione mai provata: in questi loro nuovi corpi non sono più oggetto di scherno e di desiderio, nessuno fischia o rivolge loro commenti volgari. Sono quasi invisibili: libere e forti.
Per un po’ le tre amiche conducono un’eccitante doppia vita: di giorno, nei loro corpi femminili, subiscono le attenzioni verbali e fisiche dei compagni di scuola; di notte, nei loro corpi virili, frequentano una gang di teppisti incontrata nel parco.
Mentre però Momo e Bella abbandonano presto questo gioco, Kim non può più farne a meno. La sua identità di ragazzo è come una droga. Tony, il capo della gang, ogni volta la trascina in imprese sempre più pericolose: l’adrenalina li unisce, li rende una cosa sola. Tony cerca sempre e solo la compagnia di Kim ragazzo, e Kim trae la sua linfa vitale da questa complicità così intensa. Il fiore, però, soffre per il costante prelievo di nettare e inizia a deperire. L’amicizia delle tre ragazze scricchiola e la notte il gioco diventa troppo pericoloso...
“Ero nuda, con i piedi uniti e le braccia lungo il corpo. Il mio riflesso nello specchio era un ragazzo, che mi guardava.”
Una folgorante storia contemporanea, spietata e poetica.
Jessica Schiefauer è nata e cresciuta in un paese fuori Göteborg. Dopo il conferimento dell’August Prize per Girls (Feltrinelli, 2016), si è confermata come una delle più interessanti voci della …