Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Pip, vecchio mio, la vita è fatta di tanti di quei pezzi diversi saldati insieme...”
Pip ha sei anni quando Magwitch, criminale in fuga, lo costringe ad aiutarlo nel suo piano di evasione; ed è proprio da questo incontro che dipenderanno le grandi speranze e i grandi desideri che definiranno la sua vita adulta. “Tirato su con le sue mani” dall’arcigna sorella, il cui umorale dispotismo è mitigato dalla dolcezza dell’amorevole e ingenuo marito Joe, Pip si imbatte fin da bambino in personaggi stravaganti che, in un eterno ritorno, riappariranno negli anni della maturità. Tra questi, Miss Havisham, sposa mancata rinchiusa in una putrescente dimora nella quale tutto si è fermato al giorno delle nozze, andate a monte per la fuga del fidanzato; Estella, arrogante figlia adottiva di lei, che rifiuta l’amore di Pip a causa delle sue umili origini; Magwitch e il suo compagno di misfatti, i cui segreti getteranno Pip nello sconcerto. E infine un incognito benefattore che gli permetterà di trasferirsi a Londra, vivere di lussi e studiare – almeno finché i debiti non lo soffocheranno. In un crescendo di mistero, rovesci di fortuna e tensione, Dickens costruisce un romanzo in cui le aspettative cedono il passo a una visione meno trasognata della vita – ma non meno fortunata –, senza rinunciare a una critica puntuale della società vittoriana.
Charles Dickens (Portsmouth 1812 – Gad’s Hill, Kent 1870), uno dei più popolari e amati autori di tutti i tempi, incontrò il successo a ventisei anni, dopo un’infanzia e una …