Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Erano una famiglia perfetta, sono precipitati all’inferno.
Stati Uniti, metà del secolo scorso. La famiglia Galvin è la personificazione del sogno americano: Don e Mimi mettono al mondo dodici figli – dieci maschi e due femmine – sani e intelligenti, campioni negli sport e nella musica. Ma le cose, con l’adolescenza, cominciano a non andare come dovrebbero. Uno dopo l’altro, sei dei ragazzi iniziano a mostrare comportamenti strani e aggressivi, in una spirale di allarme, violenze e angoscia che si conclude con una diagnosi di schizofrenia. In un’epoca in cui psicanalisti, genetisti e biologi si scontrano per affermare le proprie teorie sull’origine della malattia mentale, i Galvin si trovano protagonisti di una ricerca che a tutt’oggi non ha dato risposte precise, tra manicomi, misure contenitive, psicofarmaci ed elettroshock. Attraverso la loro vicenda, realmente accaduta, Robert Kolker offre un pungente, incredibile viaggio nella realtà della malattia mentale, e uno spaccato dei progressi scientifici che hanno tentato di far luce su uno dei mali più oscuri e universali dell’essere umano.
Robert Kolker è uno scrittore e giornalista americano. Nel 2013 ha pubblicato Lost Girls, un romanzo reportage su un’ondata di omicidi irrisolti di giovani professioniste del sesso a Long …