Antonio Albanese racconta il suo primo romanzo.
"Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di...
“Ecco la radice di tutti i problemi: il totale disinteresse dei Baroni per l’istruzione degli studenti”
Nicola è un giovane studioso. Un bravo studioso. Parla le lingue. Scrive, pubblica e traduce. Per la sua materia ha una passione autentica. Tutto ciò che desidera è concentrarsi sulle sue ricerche e trasmettere ai più giovani ciò che ha imparato dai suoi maestri. Ma in Italia non è possibile. Perché l’università italiana è sempre meno il luogo della ricerca, dell’insegnamento, della trasmissione del sapere. Nell’università italiana non governano il merito e la competenza. Nell’università italiana governano i “Baroni”: uomini di potere abituati a gestire l’accademia come un giocattolo personale, a premiare la fedeltà anziché la libertà, a preferire un mediocre candidato “locale” a un ottimo candidato “esterno”. Questo libro è un documento eccezionale. È una denuncia e una confessione. Ma soprattutto è una storia vera: il racconto paradossale e a tratti kafkiano di dieci anni passati a barcamenarsi tra concorsi veri o fasulli, professori che tramano, promesse fatte e non mantenute, colleghi impauriti e vessazioni inutili. Il lieto fine è purtroppo amaro. Perché Nicola diventa professore a Oxford, dove vince un concorso pur senza conoscere nessuno, e l’Italia perde l’ennesimo “cervello”.
Nicola Gardini ha pubblicato i romanzi Così ti ricordi di me (Sironi, 2003), Lo sconosciuto (Sironi, 2007 e Beat, 2012), Le parole perdute di Amelia Lynd (Feltrinelli, 2012; Premio Viareggio …