Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Tutto ha inizio con una chiave misteriosa che nonna Lina mette tra le mani di Giovanni, poco prima di morire. Come in una caccia al tesoro, il ragazzo si mette sulle tracce del prezioso regalo che la nonna ha nascosto per lui tra i ricordi della casa di famiglia.
La chiave lo conduce al lucchetto di un vecchio diario scritto con una calligrafia minuta. Sfogliando quelle pagine, Giovanni fa un salto indietro nel tempo, al 1960. Scopre una nonna ventenne emigrata negli Stati Uniti, la sua passione per la politica e per un giovane senatore democratico in corsa per le elezioni presidenziali. È John Fitzgerald Kennedy, o semplicemente Jack, come molti lo chiamano, e ha deciso di cambiare l’America.
Lina partecipa alla sua campagna elettorale, esulta per la sua vittoria, e alcuni anni dopo prende parte alla battaglia per i diritti civili e contro i pregiudizi razziali del fratello più giovane di John, Robert Kennedy.
Ma un mondo più giusto, senza disuguaglianze e discriminazioni, è forse un’illusione nell’America dell’epoca e i fratelli Kennedy pagano caro il proprio sogno: saranno entrambi assassinati, il primo il 22 novembre del 1963 a Dallas, il secondo il 6 giugno del 1968 a Los Angeles.
Lina vive con loro e con tanti giovani americani speranze e delusioni del suo tempo, senza però mai rassegnarsi, seguendo un ideale che guiderà tutta la sua vita e che lascerà in eredità al nipote Giovanni.
Due fratelli uniti dalla stessa passione politica e dalla spinta verso la libertà.
L’ambizione di cambiare l’America e il mondo intero.
La storia di un sogno che sembra infranto, ma non lo è.