Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Testo originale a fronte
“Porta l’acqua, ragazzo, porta il vino / e ghirlande portaci di fiori / orsù portale, ché non voglio / con Eros fare a pugni”
“Che fosse una selezione di merito o una scelta obbligata o condizionata, il canone dei lirici, una volta istituito, si afferma come il modello di riferimento. Il corpus di questi autori, ufficialmente adottato e rielaborato dalla cultura latina, diventa il repertorio prezioso e vitale di temi e motivi, parole e immagini, metafore e moduli espressivi, a cominciare dalla centralità dell’‘io’ parlante, per tutta la poesia occidentale nel suo divenire storico. Un intreccio di citazioni, allusioni consapevoli e influssi inconsapevoli: dalla decisiva ripresa e rielaborazione a Roma, che trasmette questo patrimonio al Medioevo, alla nuova fioritura nell’età dell’Umanesimo e del Rinascimento, dal valore fondamentale che la poetica dei lirici greci ha avuto nella letteratura e nell’arte ma anche nella scuola e nella formazione dell’Italia post-unitaria sino al reticolo di riprese, reminiscenze e risonanze nella poesia e nella cultura contemporanee.” Dall’Introduzione