I segreti di Milano appartengono alla prima grande avventura narrativa e teatrale di Giovanni Testori.
Come un Balzac ipnotizzato da una società che il secondo dopoguerra rivela fortemente caratterizzata e mobile, Testori penetra nella sua Milano: la città popolare e nuova degli anni cinquanta, segnata dalla presenza di una forte e agguerrita classe operaia. Dagli scenari delle periferie che stanno crescendo e dilatandosi alla dialettale irruenza di figure avvitate nella loro apparente aneddoticità, alla nettezza con cui mettono in scena interni di torbidi intrecci famigliari, I segreti di Milano vengono disegnando – e mai come in questa edizione – un mondo, un mondo che ha continuamente bisogno di localizzazione (il Mac Mahon, Roserio, la Ghisolfa) per poter reggere l’ampiezza umana dei gesti, la potenza della rappresentazione, la grandezza, anche melodrammatica, delle vicende.
I segreti di Milano appaiono in questo volume secondo la progressione voluta dall’autore: Il ponte della Ghisolfa, La Gilda del Mac Mahon, La Maria Brasca, L’Arialda, Il Fabbricone.