Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Il piccolo Mosè viene raccolto sulle rive del Nilo. La Principessa Batia lo trova in una cesta di vimini e lo porta con sé a palazzo, dove il bambino cresce tra agi e ricchezze, come se fosse il nipote del Faraone. Diventato grande, però, il ragazzo è insofferente alle ingiustizie e alle violenze sugli schiavi, perciò si ribella, scappa dalla corte e si rifugia nel deserto.
Così cominciano le avventure di Mosè, che a quel tempo era solo un giovane balbuziente e senza casa, ma che riuscì a convincere gli ebrei schiavi in Egitto a lasciare il paese e ad attraversare il deserto con la promessa di una terra dove essere liberi.
Grazie ai superpoteri che Dio gli aveva donato, ai prodigi che convinsero il Faraone a lasciarli andare, alle acque del Mar Rosso che si aprirono e alla manna piovuta dal cielo, il suo popolo raggiunse la libertà. Ma andò proprio così? Non saranno stati l’immenso coraggio di Mosè, la forza dell’immaginazione, il potere delle sue parole (e magari un pizzico di fortuna) a liberare gli schiavi e a guidarli attraverso imprese che sembravano impossibili?
Nessuno pensava di poter attraversare il deserto e mettersi in salvo al di là del mare, ma Mosè voleva che il suo popolo fosse libero, così cominciò a raccontare una storia…
Wlodek Goldkorn è stato per molti anni il responsabile culturale de “L’Espresso”. Ha lasciato la Polonia nel 1968. Vive a Firenze. Ha scritto numerosi saggi sull’ebraismo e sull’Europa centro-orientale. È coautore, …
Sergio Staino, nato a Piancastagnaio nel 1940, laureato in Architettura, disegnatore satirico il cui personaggio più famoso, Bobo, è nato sulle pagine di “Linus” nel 1979, ha collaborato con “l’Unità”, …