Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
L'intreccio del Cappotto è molto semplice. Un povero impiegatuccio prende una grande decisione e ordina un cappotto nuovo. Il cappotto, mentre è in lavorazione, diventa il sogno della sua vita. Ma la prima sera che lo indossa glielo rubano in una strada buia. Muore di dolore e il suo fantasma incombe sulla città. (...) L'arte di Gogol', quale ce la rivela il Cappotto, suggerisce che le rette parallele non solo possono incontrarsi, ma possono contorcersi e aggrovigliari nei modi più pazzeschi, come due pilastri riflessi nell'acqua s'abbandonano alle più tremolanti contorsioni purche ci sia la necessaria increspatura. Il genio di Gogol' è esattamente questa increspatura - due e due fanno cinque, se non la radice quadrata di cinque, e tutto questo avviene in modo naturale nel mondo gogoliano, dove non si può seriamente sostenere la matematica razionale o qualunque accordo pseudofisico con noi stessi."
Vladimir Nabokov
Nikolaj Vasil'evič Gogol’ (Sorociny, Ucraina, 1809 - Mosca, 1852) è uno dei più grandi scrittori russi del XIX secolo: comico e drammatico allo stesso tempo, implacabile scrutatore della follia umana. …