“No, non posso dormire. Le notti le passo tutte in bianco, ricordando queste cose. O sto sognando?”
È un eroe tutto particolare, Raymundo Herrera, il cavaliere insonne che dà il titolo a questo terzo pannello del ciclo andino di Manuel Scorza. Personaggio al tempo stesso fantastico e reale, si muove in un mondo che, come lui, oscilla tra la realtà e la magia: Raymundo porta sulle spalle oltre due secoli di cavalcate e lotte per la rivendicazione delle terre della sua comunità, simbolo di indipendenza e libertà. Ma allo stesso tempo il cavaliere incarna la totalità di un popolo oppresso, è la personificazione di una volontà collettiva che riesce a comporre i propri interessi particolari in un movimento solidale.
Ancora una volta, ma con rinnovata originalità, Manuel Scorza compone un vero e proprio racconto epico, ricco di lampi di grande poesia. In esso gli elementi magici, lungi dall’essere semplici ornamenti, rappresentano il mezzo grazie a cui trasfigurare un mondo che, anche nei suoi tratti sovrannaturali, resta legato a un tempo e a uno spazio concreti, storicamente definiti.