Concorso Il Gattopardo
Dal 10 al 23 febbraio partecipa al concorso acquistando almeno 30 euro di libri tra cui la nuova edizione Feltrinelli de Il Gattopardo, presso i negozi Feltrinelli aderenti, dove è...
“E se confessi a qualcuno quanto ti danno, sveli il tuo valore. La busta paga è una specie di giudizio universale.”
Michele Garbo è il manager di una grande azienda di carte di credito, la Transpay. Lavorare per una multinazionale ha i suoi vantaggi: stipendio alto, macchina aziendale di lusso, ricchi benefit. Ma il tempo per se stessi è ridotto al minimo, e i ritmi per produrre sono massacranti. Nella pressa di incombenze e responsabilità, con l’ossessione di conquistarsi la fiducia del capo, Michele senza rendersene conto accetta sempre più il suo ruolo di “dipendente”. Ma seppure qualche successo lavorativo lo gratifica, si trova presto a dover fare i conti con un matrimonio finito, una figlia piccola che sta con la madre in Brasile e una nuova fidanzata che finisce presto per lasciarlo. Così abbandona la sua casa, va a vivere in un albergo e attraversa le notti notti girando Roma a bordo della sua amata Audi. Frequenta locali a luci rosse e prostitute di ogni
genere, fino al giorno in cui un passo falso fa crollare tutto.
Disincantato, crudo e malinconico, Il dipendente è un romanzo che prende a morsi il mito della carriera e scava nel buio più cupo di una società che ha messo il profitto al primo posto. C’è rabbia, nel romanzo di Nata, che a trent’anni dalla pubblicazione non ha perso nulla del suo amaro senso di rivolta contro un mondo che marchia i suoi abitanti sulla base del potere e del denaro che hanno, o non hanno.
Sebastiano Nata è nato a Roma nel 1955. Il dipendente, il suo primo romanzo (Theoria, 1995; Feltrinelli, 1997) ha avuto un’accoglienza straordinaria dalla critica. Con Feltrinelli ha pubblicato anche …