Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Il grande cantautore e poeta brasiliano Chico Buarque ha ignorato di avere un fratellastro finché ha compiuto ventidue anni. Suo padre, lo scrittore e accademico Sérgio Buarque de Hollanda, aveva vissuto a Berlino negli anni inebrianti della Repubblica di Weimar e lì aveva avuto una relazione con una donna tedesca. Dall’unione era nato un figlio, poi dato in adozione ancora in fasce. Molti anni dopo la scoperta di quel fratello, Chico Buarque decide di indagare cosa possa essergli successo. E la ricerca lo porta nella San Paolo degli anni sessanta, quando il giovane Francisco Hollander, detto Ciccio, trova una lettera scritta in tedesco nascosta in un libro della vasta libreria del padre.
Chico Buarque consegna al pubblico un romanzo di formazione in cui, dosando con raffinata ironia dato autobiografico e finzione letteraria, scava nelle radici europee della società brasiliana intrecciando le grandi svolte del Novecento con le rimozioni di un interno familiare di San Paolo, stipate nel buio di cassetti che un giorno, inesorabilmente, tornano ad aprirsi.
Verità o bugia? A ventidue anni Chico Buarque ha scoperto di avere un fratello tedesco e per il resto della vita si è chiesto cosa ne fosse stato di lui.
Ambientata tra la San Paolo degli anni sessanta e la Germania di Weimar, l’ingannevole autobiografia di un’icona vivente della cultura brasiliana.
Chico Buarque de Hollanda, nato a Rio de Janeiro nel 1944, è conosciuto come uno dei più grandi cantautori della musica popolare brasiliana. Figlio dell’illustre pensatore, storico e critico letterario Sérgio …