Antonio Albanese racconta il suo primo romanzo.
"Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di...
1992. Lorena Haller è la prostituta che tutti conoscono come “la bambina”. Ha ventiquattro anni, e con ventiquattro coltellate viene uccisa. È così che scopre la vera natura di Bolzano, la città che tutti considerano un Paradiso e che invece l’ha illusa, usata e gettata via. Un mondo dove gli omicidi irrisolti prendono polvere in questura e in cui droga, alcol, violenza e suicidi sono fatti passare come prodotti di un eccessivo benessere. Solo Luther Krupp, commissario ancora giovane e attaccato alle regole, ha il coraggio di identificare il colpevole come serial killer. Ma in quegli anni arrestare un uomo che uccide per piacere è come cercare un unicorno. E il Paradiso non deve essere sporcato. Lo sa perfino Alex Milla, il reporter dal cuore troppo tenero per uscire indenne dalla spirale di eventi che si è scatenata. Perché in Paradiso, se vai a caccia di unicorni, rischi di trovare le iene. Partendo dal clamoroso caso del “mostro di Bolzano”, Luca D’Andrea si spinge fino ai confini della morale e tratteggia il limite sottile fra cronaca e gusto per il sangue. Con ritmo implacabile, nelle sue mani il crime si trasforma in una narrazione epica capace di far riesplodere un interrogativo eterno: che cosa diventa la giustizia quando si tramuta in ossessione?
Luca D’Andrea è nato a Bolzano, dove vive, nel 1979. Per Einaudi ha pubblicato: La sostanza del male (2016), Lissy (2017, premio Scerbanenco), Il respiro del sangue (2019) e L’animale …