L’ideologia fascista affermava il primato assoluto dello stato totalitario e corporativo, della nazione organizzata gerarchicamente in vista di una politica di potenza e di conquista. In questa visione il mito dell’‟uomo nuovo” occupa un posto fondamentale: l’italiano fascista non doveva avere nulla in comune con l’italiano del passato, il quale era il prodotto di un lungo periodo di decadenza politica, militare e morale. L’italiano imbelle, cioè borghese e liberale, o antifascista, cioè traditore della patria, andava cancellato per lasciare il posto all’italiano virile, capace di combattere per la nazione e lo stato fascisti. Questo progetto di rivoluzione antropologica coinvolse il partito, lo stato, la cultura e tutte le organizzazioni del regime. La storia dell’omosessualità sotto il fascismo è importante proprio per l’enfasi posta dal regime sulla virilità come caratteristica dell’uomo nuovo. L’omosessuale infatti rappresenta il negativo del modello fascista di virilità.
Attraverso lo studio di fonti eterogenee e spesso inedite, Lorenzo Benadusi analizza le direttive impartite dal regime per salvaguardare ‟l’integrità della stirpe”, delineando anche il contesto culturale tramite il quale l’omosessualità assunse i connotati di una vera e propria categoria repressiva, spesso usata per coprire un movente politico. Proprio l’uso politico dell’accusa di pederastia è utile per far luce sulla dialettica interna al Pnf e sui contrasti tra gerarchi, istituzioni e poteri.
Il libro copre un vuoto storiografico. Grazie all’intreccio di materiale a stampa e documentazione archivistica, discorsi ufficiali, lettere, confessioni private, leggi, massime e circolari, Benadusi riesce a legare la storia sociale con la storia delle idee; l’indagine sugli aspetti istituzionali con la ricostruzione di vicende personali, stili di vita e comportamenti; gli enunciati teorici con le applicazioni pratiche, mantenendo però costante attenzione al legame tra sessualità e politica, tra ideologia e mentalità diffusa.
Lorenzo Benadusi
Lorenzo Benadusi (Roma, 1973) insegna Storia contemporanea all’Università di Bergamo, si occupa di storia del giornalismo e di storia di genere, con particolare attenzione all’Italia liberale e fascista. Su questi …
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