Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Poche cose – nella storia del teatro in musica o del teatro tout court – hanno una genesi così travagliata e così poco promettente come quella del Pipistrello” scrive il traduttore Luigi Lunari nella sua nota all’operetta di Carl Haffner e Richard Genée, il cui libretto accompagna le musiche di Strauss fin dalla prima, il 5 aprile 1874. La storia, una tradizionale commedia degli errori: scambi di persona, maschere, raggiri e ritorsioni, un ubriaco travestito da pipistrello, la sua vendetta, una moglia ansiosa di incontrare l’amante, un marito che spende l’ultima sera di libertà dalla prigione a una festa e una giovane servetta che vuole provare il brivido della trasgressione. E un unico colpevole: lo champagne.
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