Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“È eretico chi innalza il rogo. Non colei che vi brucia dentro”
Come La Tempesta, di qualche mese posteriore, Il racconto d’inverno (1611) è anche una grande avventura nel linguaggio del teatro, terreno di un gioco spericolato con le parole, i gesti, le situazioni, le convenzioni, i generi teatrali, in un rapporto straordinario con il pubblico, chiamato a essere parte integrante dello spettacolo messo in scena. Al centro della trama un drammaturgo che compie allo scoperto i suoi esercizi, crea illusioni e le distrugge, fa esperimenti e tenta nuove strade. Può permettersi di far comparire un orso sul palcoscenico, di inventare un mare che bagna la Boemia e che conduce in Sicilia o di evocare Proserpina e Apollo e accennare ai Puritani che cantano salmi accompagnandosi con la cornamusa. Una commedia in cinque atti in versi e prosa. Un’intricata vicenda di sospetto, gelosia, errori, rivelazioni e riconciliazioni.
William Shakespeare è nato a Stratford-upon-Avon nel 1564, figlio di un commerciante di pellami. Riguardo alla sua vita, alla sua attività e alla cronologia delle sue opere si hanno notizie …