La crisi di un giornalista alla soglia dei quaranta in pieno tilt del metabolismo fisico e psichico. Antonio Lanteri è affetto da un duplice malessere, fisico e psichico, che non sa e non vuole distinguere. Non digerisce più nulla, né i cibi né le persone, e vorrebbe tanto avere il triplo potente stomaco dei bovini. Non vuol più saperne del lavoro, dei dibattiti e della fama, preferisce starsene in compagnia di quarantasei mucche. E si lascia andare alla sua malattia, sprofondando in una dimensione in cui tutto si mescola e si confonde: passato e presente, i ricordi dell'infanzia in cui si intromette una giornalista persecutrice, il linguaggio maturo e professionale dell'eloquenza e le ataviche voci della natura, personaggi concreti come la moglie, la figlia, i genitori, un amico e fantastici come un nume tutelare di pietra oggetto di culto familiare e il fantasma di un leggendario zio miliardario e comunista scomparso in Sudamerica. Tutto alla fine contribuisce alla sua guarigione e ritornano capacità e voglia di vivere.