Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Los Angeles, anni trenta. Con l’avvento del nazismo il regista Georg Wilhelm Pabst lascia la Francia dove sta lavorando e si trasferisce negli Stati Uniti. È uno dei grandi maestri del cinema tedesco d’avanguardia, ha diretto le più importanti star del muto e portato al successo Greta Garbo rendendola immortale, ma in America è solo uno come tanti. Incapace di adattarsi ai meccanismi dello studio system, dopo aver girato un film che si rivela un fiasco, non vede più un futuro a Hollywood e abbandona il sole della California per tornare in Europa. Mentre fa visita alla madre in Austria, ormai annessa alla Germania, scoppia la guerra e ripartire diventa impossibile. Bloccato nel Terzo Reich, G.W. Pabst si confronta con la natura brutale del regime. Goebbels, il ministro della Propaganda a Berlino, vuole il genio del cinema, non accetta un no come risposta e fa grandi promesse. Anche se Pabst crede ancora che saprà resistere a queste avance, che non si sottometterà ad alcuna dittatura diversa da quella artistica, si è già cacciato in un guaio irrimediabile.
Arte e potere, bellezza e barbarie, Il regista mostra di cosa è capace la letteratura.
Ingegnoso e divertente, Il regista racconta la vita di un maestro del cinema, del suo patto con il diavolo e delle pericolose illusioni del grande schermo.
“Un colpo di genio.”
ARD Druckfrisch
Daniel Kehlmann è nato nel 1975 a Monaco di Baviera e vive a Berlino e New York. I suoi libri, tradotti in decine di lingue, hanno vinto numerosi premi. Con Feltrinelli sono …