Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Il romanzo di Ferrara è l’opera in cui Giorgio Bassani ha voluto raccogliere, ordinare, consolidare i romanzi e i racconti pubblicati fino al 1972. Uscito per la prima volta nel 1974 e rivisto in una seconda edizione nel 1980, Il romanzo di Ferrara è di fatto l’opera di una vita. In essa si dispiega la storia di una città negli anni cruciali che vanno dal fascismo agli anni cinquanta e insieme lo sguardo che la evoca, attraverso un lavoro dentro le strategie della memoria comparabile solo a quello di Marcel Proust. Non meno dell’io narrante che spesso “conduce” la narrazione si stagliano indimenticabili personaggi come Lida Mantovani, Clelia Trotti, Micòl Finzi-Contini, Athos Fadigati, Edgardo Limentani, in una lunga galleria di umanità che di volta in volta splende di giovinezza, si ripiega in dignitose solitudini, si smaterializza in umbratili esistenze ai margini della società borghese, si desta in speranza, in futuro. Forte di una sensibilità (e di una lingua) che intreccia tensione lirica e tensione civile, Giorgio Bassani è oggi uno degli scrittori italiani più tradotti e più letti in tutto il mondo.
Giorgio Bassani (Bologna, 1916 - Roma, 2000) trascorse l’infanzia e l’adolescenza a Ferrara, che resterà per sempre nel suo cuore e diventerà teatro delle sue creazioni letterarie. Partecipò alla Resistenza …