Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Vienna, 1938. Samuel Adler è un bambino ebreo di sei anni. Durante la Notte dei cristalli, quando la famiglia perde tutto, la madre lo mette su un treno diretto in Inghilterra per salvarlo. Samuel inizia così una nuova vita, sempre accompagnato dal suo fedele violino e dal peso dell’incertezza e della solitudine.
Arizona, 2019. Anche Anita Díaz e sua madre salgono su un treno, questa volta per sfuggire a un pericolo imminente nel Salvador e cercare rifugio negli Stati Uniti. Ma al loro arrivo la nuova politica di separazione familiare le divide e Anita, sette anni, si ritrova da sola in un centro di accoglienza a Nogales. Lontana da tutto ciò che le è familiare, si rifugia in un mondo magico di sua invenzione, mentre una giovane assistente sociale tenta in ogni modo di ricongiungerla alla madre.
Intrecciando passato e presente, Allende racconta la storia di due personaggi indimenticabili alla ricerca di una famiglia, scrivendo una testimonianza delle scelte dolorose a cui i genitori sono costretti e una lettera d’amore per tutti quei bambini che sopravvivono a ogni difficoltà senza smettere mai di sognare.
“Un romanzo che parla dell’oggi, che obbliga a riflettere e fa emozionare.”
Isabel Allende è nata a Lima, in Perù, nel 1942, ma è vissuta in Cile fino al 1973 lavorando come giornalista. Dopo il golpe di Pinochet si è stabilita in …