Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Le piante sono molto spesso più rigogliose e vitali dei ricordi stessi”
Paolo Pejrone ci racconta le gesta di professionisti, amatori o semplici ortolani che hanno dedicato la loro vita al giardino. Passano così le care ombre di una nonna dedita alla sua rosa Paul Neyron, del maestro Russell Page capace di poderose architetture ma anche fedele alla modestia delle sue violette, dell’affabile Mab Wimborne chiusa nella verde severità dell’Isola di Guernsey, del divertito Peter Wolkonsky chino sulla selvaggia Demidoffia (uno spinacio noto anche come Tetragonia), dei primissimi maestri Giovanni e Maria, le mani nella terra dell’orto, intesi a dar forza e sapore a lattughe e pomodori. E, insieme a questi ritratti, ecco ancora la consueta verve del grande commentatore e polemista che dice la sua sulle manifestazioni orticole, sulla fragilità del mughetto, sulla caparbietà della camelia, sull’identità del bianco come colore fondamentale del giardino...
Paolo Pejrone nasce a Torino nel 1941. Vive in Piemonte nel Saluzzese. Si laurea, con grande noia e molta difficoltà, in Architettura, al Politecnico di Torino. Diventa allievo di Russell …